Assicurarsi conviene?
…No, non conviene …almeno per il significato stretto di convenienza economica…
Se vi siete mai posti questa domanda e conseguente riflessione, allora Vi invito a proseguire nella lettura di queste sintetiche considerazioni, utili per affrontare gli imprevisti che ci riserva la vita. Tenete conto che questa risposta ve la suggerisce qualcuno, come il sottoscritto Massimo Landi, che svolge la professione di Agente di Assicurazione da oltre 30 anni, e che oggi inaugura questo blog con una dichiarazione apparentemente paradossale se fatta da qualcuno che vive di questa professione.
Perché non conviene?
Le Compagnie assicurative non sono notoriamente enti di beneficienza, perseguono la realizzazione di un utile ovviamente raccogliendo denaro dai propri assicurati e continueranno ad esercitare l’attività di Assicurazione almeno fino a quando saranno in grado di guadagnare (…d’altra parte Vi assicurereste con una Compagnia che produce perdite e verosimilmente non sarebbe capace di adempiere ai propri impegni nei Vostri confronti?).
Chi paga le imposte sulle Assicurazioni?
Ovviamente gli Assicurati pagano i “balzelli” del caso. Controllate nelle Vostre ricevute e potrete verificare quanto le stesse incidano sul premio pagato. Potrete notare ancora una volta, se mai vi fosse bisogno, che importi significativi del pagato finiranno direttamente all’erario, passando per il nostro Assicuratore che farà solo da “passamano”.
Chi paga gli Agenti, i subagenti e gli impiegati tutti dell’intero sistema?
Naturalmente sempre Voi/Noi quando in veste di assicurati.
Chi paga tutte le spese generali e quanto altro necessario a svolgere con regolarità e correttezza necessaria gli adempimenti contratti nei confronti degli assicurati?
A questo punto la domanda è retorica. Conosciamo già la risposta: sempre noi, ovvero tutti coloro che si assicurano. A tutto questo poi dobbiamo aggiungere l’esborso per il danno patito o da risarcire vero e proprio; ci rendiamo conto che ciò che paghiamo è la sommatoria, sia pur necessaria, non solo del danno subito e/o arrecato, ma di tutto ciò che è fondamentale a garantire che gli impegni assunti siano onorati.
Come potrà convenirci se dobbiamo farci carico di tutto questo? … e se invece la domanda fosse diversa?
Possiamo fare a meno di assicurarci?
…Questa è la domanda giusta e perfetta che occorre porsi!
Se è vero, com’è vero che da un calcolo puramente e specificamente economico/finanziario non ci conviene, è altrettanto vero che non ci possiamo permettere di farne a meno per tutti quei casi ed imprevisti di fronte ai quali il tergiversare, il non assicurarsi, l’affidarsi al destino o al divino ci esporrebbe a una situazione o uno scenario tale da pregiudicare la nostra vita e quella delle persone a noi più care. Questa domanda è l’unica che ci si deve porre e soprattutto che vi deve porre il vostro Assicuratore, o come piacerebbe a me definire: “Solutore di rischi non diversamente gestibili…”. Solo dopo questa domanda può far seguito: “quanto mi costa?” e “cosa copre?”. Ed è la stessa identica domanda da porsi sia in ambito familiare che imprenditoriale.
Possiamo fare a meno di assicurarci per quegli eventi che ucciderebbero il nostro futuro e la nostra serenità?
Possiamo giocare con il destino, come i giocatori d’azzardo giocano a poker, sperando che tutto ciò che vogliamo esorcizzare capiti sempre e solo agli altri?
Se desideriamo una vita serena e altresì vogliamo essere responsabili del nostro bene e di quanto di più caro ci circonda (..perché no? …anche i nostri beni patrimoniali garantiscono futuro e serenità…) la strada diventa chiara: …Massimo, ci aiuti ad individuare quelle criticità od imprevisti che siano gestibili compatibilmente con le nostre risorse? …Qui comincia la nostra Professione, quella della nostra agenzia, ...un gruppo che non vende assicurazioni o prodotti assicurativi, ma utilizza garanzie assicurative di una Compagnia solida e primaria al fine di ridurre e se possibile eliminare tutte quelle situazioni che ucciderebbero il futuro e quando non affrontate con responsabilità e metodo non permettono di affrontare serenamente neanche il presente.
Massimo Landi